Le Guide del Parco dell’Aspromonte: custodi di natura e maestre di consapevolezza

Le Guide del Parco dell’Aspromonte: un ruolo complicato

Nell’era moderna, caratterizzata dalla digitalizzazione e dall’accesso immediato alle informazioni, un ruolo estremamente pragmatico come quello delle Guide del Parco dell’Aspromonte, si rivela sorprendentemente essenziale. Camminare oggi non è solo vedere, ma conoscere, partecipare. Paradossalmente, è proprio sui sentieri più semplici e visibili che la loro presenza si dimostra insostituibile, perché proprio qui la Guida assolve il suo ruolo più vero: quello di interprete! La sfida della modernità è infatti quella di costruire un escursionista consapevole, attento all’ambiente e protagonista nella salvaguardia della biodiversità e per farlo, occorre un grande lavoro delle professioni legate all’ambiente, che devono sviluppare un’etica specifica.

L’evoluzione del ruolo delle Guide

Non basta più conoscere la strada; oggi, una guida deve essere un narratore appassionato e competente, in grado di trasformare un’escursione in un viaggio ricco di storie e significati. Le Guide del Parco incarnano perfettamente questo ruolo. Non si limitano a condurre i visitatori lungo i sentieri, ma arricchiscono l’esperienza con racconti di natura, storia e cultura del territorio. Come custodi della memoria e delle tradizioni, le guide svelano i segreti della montagna lucente, Aspromonte, un tesoro di flora, fauna, borghi e persone: sono interpreti. Sono perfette? No, ma l’intenzione è sempre genuina.

Il Parco dell’Aspromonte: un tesoro da scoprire

L’Aspromonte è un acrocoro al centro del Mediterraneo, un luogo in cui animali, piante, persone e rocce si sono incontrati e mescolati nel corso dei millenni. Questa complessa storia ha dato vita a un paesaggio ricco e variegato, che le Guide Parco sanno raccontare prima che per bravura, per amore. Un esempio emblematico è Montalto, la vetta più alta, con i suoi 1957 metri s.l.m. Dal suo punto più alto, il panorama si estende fino al Tirreno e allo Ionio, offrendo una vista mozzafiato che abbraccia tutta la Calabria.

Montalto: un’esperienza

L’escursione su Montalto potrebbe sembrare un’esperienza banale, ma questo dipende dagli occhi di chi guarda e dagli obiettivi di chi cammina. La risalita può essere affrontata in diversi modi, a seconda della preparazione fisica e del tempo a disposizione. Si può optare per un percorso facile di circa 1 km, immerso in un bosco di faggi dalle forme contorte, adattatisi al freddo e alla neve dell’inverno. Oppure si può scegliere un cammino più lungo (anche 2), che attraversa radure fiorite e boschi misti di faggio e abete bianco, permettendo di vivere pienamente la bellezza della natura.

Qualunque sia il percorso scelto, la meta finale è la stessa: la cima di Montalto, dove la statua del Cristo Redentore accoglie i visitatori dal 1900 ed offre una vista quasi a 360° sulle valli e sulle fiumare dell’area grecanica. Superato il Cristo, si raggiunge un affaccio ancora più spettacolare, da cui si possono vedere il Tirreno, lo Ionio e, in condizioni particolari, i monti del Pollino. A pochissimi passi dalla cima, quando gli occhi dei più sono fissi verso l’alto sui panorami, la Guida guarda per terra, tra i faggi, alla ricerca di quei segni dell’uomo nelle terre alte, che raccontano di storie, dominazioni, attraversamenti fin dai tempi antichi. Ebbene, anche sulla vetta più alta i segni dell’antichità non mancano, ma pochi lo sanno.

L’importanza della Guida sui sentieri

Il paradosso moderno vede la guida diventare necessaria proprio sui sentieri più semplici e visibili. In questi luoghi, infatti, il rischio è quello di sottovalutare la natura e di non coglierne appieno la complessità e la bellezza. Le guide del Parco dell’Aspromonte sono lì per ricordarci che ogni passo è un’opportunità di apprendimento e che ogni sentiero ha una storia da raccontare. Non sottovalutiamo mai la bellezza, figlia di una complessità dimenticata.

La sfida della modernità: formare escursionisti consapevoli

Un altro valore aggiunto di una Guida, risiede nella sua capacità di educare i visitatori alla consapevolezza ambientale. Le Guide Parco si impegnano costantemente a valorizzare e difendere la loro professionalità, aggiornandosi ogni anno con corsi specifici. Attraverso le loro escursioni, cercano di trasmettere un profondo amore per la terra e sensibilizzano i partecipanti sull’importanza della conservazione della biodiversità. Oltre a questo, negli ultimi anni, hanno scelto di costruire e promuovere momenti di confronto, come convegni, iniziative ed eventi finalizzati all’educazione ambientale, tutto a titolo completamente gratuito.

Chi sono le Guide Parco?

Le Guide del Parco dell’Aspromonte sono, oggi, una piccola e laboriosa comunità che vive e lavora nelle (e per) le aree interne, non solo custodi ma testimoni di un’Aspromonte che cambia e che può fare la differenza nella vita delle persone. Con la loro passione e competenza, ci accompagnano in un viaggio alla scoperta della natura, della storia e della cultura, trasformando ogni escursione in un’esperienza. In un mondo sempre più digitalizzato, la loro presenza ci ricorda l’importanza del contatto diretto con l’ambiente e della consapevolezza necessaria per preservarlo per le future generazioni.

 

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